Il Gran Priore d’Italia del Sovrano OSJ dei Cavalieri di Malta Cav. Gr. Uff. Delio Cardilli sabato 7 marzo 2015, nel giorno del Suo insediamento come Gran Cancelliere del Reale Ordine Dinastico Aragonese carica concessa a vita da S.A.R. il Principe Thorbjorn Paterno’ Castello di Carcaci mediante scrittura privata del 19.01.2015, ha rivolto un saluto e un ringraziamento a tutti coloro che con lealtà e dedizione gli sono stati vicino nella missione di gestione e rappresentanza del Gran Priorato d’Italia del Sovrano O.S.J. di Malta.
Dal 2013 ad oggi ha espresso doti non comuni di elevata intelligenza, cultura e professionalità. Ha dimostrato di possedere una capacità organizzativa eccellente, ha svolto un lavoro degno di grande apprezzamento. Tutti sono stati orgogliosi di aver avuto l’onore di lavorare con lui.
S.A.R. il Principe ha espresso nell’occasione dell’incontro conviviale il suo grande apprezzamento nei confronti del Neo Gran Cancelliere: Egli sarà sempre un vero punto di riferimento per l’Ordine e per la nobile opera svolta nell’O.S.J. rimarrà sempre Gran Priore d’Italia Emerito.
Di seguito potrete leggere ed apprezzare il discorso tenuto per l’occasione:
MONTESPERTOLI, SABATO 7 MARZO 2015
DISCORSO
DEL GRAN CANCELLIERE DEL REALE ORDINE DINASTICO ARAGONESE DEI CAVALIERI DI SAN GIOVANNI
Amici , amiche ed ospiti
Con gioia mi incontro oggi con Voi. In particolare dò il benvenuto a S.A.R. il Principe Don Thorbjorn Paternò Castello di Carcaci legittimo erede della dinastia storica fondata dal Re Alfonso II d’Aragona e ringrazio la nobildonna Anna Piazzini che ha voluto donarci questa location incantevole per godere questa giornata in amicizia.
Oggi come è noto a molti di Voi mi dimetto da Gran Priore d’Italia del Sovrano OSJ Cavalieri di Malta per intraprendere un nuovo e più lungo percorso nella Gran Cancelleria del Reale Ordine Dinastico dei Cavalieri Aragonesi.
L’Associazione formalmente da me costituita e legata al Reale Ordine Dinastico Aragonese ne condivide gli scopi di solidarietà internazionale per la pace e per favorire la realizzazione di programmi di cooperazione tra le varie componenti della società civile internazionale nei settori economici, giuridici, sociali, umanitari , scientifici e tecnici. Si riconosce nei fini sanciti dall’art.1 della Carta delle Nazioni Unite e nei principi generali sulla tutela dei diritti fondamentali dell’essere umano e della dignità umana contenuti nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali del 1950.
Con scrittura privata del 19 gennaio 2015 S.A.R. il Principe Don Thorbjorn Paternò Castello dei Duchi di Carcaci dei Principi d’Emanuel titolare esclusivo del diritto di proprietà del Reale Ordine Dinastico Aragonese dei Cavalieri di San Giovanni come pubblicato dalla G.U. della Regione Siciliana dell’8 aprile 2011, parte II n.14 , pag.21 mi ha autorizzato a costituire e a gestire l’Associazione di Diritto Internazionale denominata Gran Cancelleria Reale Ordine Dinastico Aragonese come da art.12. punto 1 che mi vede come Presidente dell’Associazione in oggetto in qualità di Gran Cancelliere . Tale autorizzazione è concessa a vita finchè manterrò la carica di Gran Cancelliere del suddetto Ordine di Collazione della Famiglia Paternò Castello di Carcaci .
Nell’intraprendere questo nuovo cammino la mia forza e il mio entusiasmo è dettato dal fatto che i nuovi cavalieri scelti che faranno parte del Reale Ordine Dinastico Aragonese condividono con me tale percorso in uno spirito di fratellanza e non per mero interesse ed utilità personale. Spesso noi siamo convinti di voler bene alle persone più potenti di noi mentre in realtà è solo l’interesse a produrre in noi tale amicizia. Vogliamo dedicarci a loro non per il bene che vogliamo fare , ma per quello che vogliamo ricevere. L’investitura di cavaliere nel R.O.D.A. segna il momento di testimonianza e condivisione di valori , di vivere una nuova vita. La maggiore parte degli uomini non vive esiste e nulla più.
Tutti noi abbiamo la possibilità di scegliere se vivere o semplicemente esistere. La possibilità di agire per cambiare la direzione della propria esistenza. Credo che molti uomini non abbiano neanche l’idea che oltre alla sopravvivenza esiste la vita vera e propria quella fatta di scelte in piena autonomia, di progetti, di possibilità di progredire, di meraviglie, di felicità.
E’ più comodo sopravvivere, l’unica preoccupazione è quella di arrivare a domani, di avere tutte le sicurezze, come una casa, un lavoro, un pasto a tavola, una autovettura un partner accanto. L’uomo trascorre la maggior parte del proprio tempo sul posto di lavoro, negli uffici, nel bar, nei centri commerciali o davanti la televisione terrorizzato dall’idea di un possibile cambiamento che gli faccia perdere queste sicurezze. Pochi uomini sanno però che c’è qualcosa di più prezioso che va al di sopra delle certezze materiali, questo qualcosa si chiama VIVERE.
La scelta di divenire cavaliere del R.O.D.A. non è accettabile se analizzata solo da un punto di vista esteriore. Il cavaliere del R.O.D.A. appartiene ad una èlite che a differenza degli altri membri della comunità si distingue per cultura, per intelligenza, per modo di agire, per saggezza e non ha bisogno di sentirsi vigilato o controllato, rispetta le regole per senso del dovere e non in vista di un eventuale premio da riscuotere, né per evitare un eventuale castigo. Oggi queste virtù sono indispensabili per adempiere l’ancestrale dovere di muovere l’umanità verso il progresso e di allontanarla dallo stato di barbarie. Quante volte da profani siamo intervenuti per sedare una lite, per indurre al ragionamento i contendenti, quante volte abbiamo teso la mano ad un amico ad uno sconosciuto in cerca di un nostro aiuto, di una nostra parola. Dobbiamo incarnare i cavalieri del Re Giacomo I d’Aragona che promosse uno Stato di diritto senza repressioni. Egli con l’istituzione dell’Ordine religioso dei Mercedari sotto protezione della Madonna liberò i cristiani fatti schiavi dai mori e noi in tempi moderni dobbiamo partire in cerca di nuove idee e tornare a migliorare il mondo e avere il coraggio di cambiare il futuro per una visione ricca di umanità e gioia di vivere.
Non mi stanco di ripetere che occorre tramandare, soprattutto a nuovi cavalieri la memoria di eventi e di quegli uomini che hanno segnato la grandezza del R.O.D.A. con il loro impegno nel difendere il cristianesimo e sostenuto i diritti umani.
La difesa dei diritti fondamentali dell’uomo è una battaglia sacra e riguarda la totalità di tutti gli uomini i cui valori di libertà e giustizia non possono essere negoziati perché sacrali ed eterni. Oggi noi viviamo un’esperienza di libertà o di convivenza democratica che purtroppo non è comune a tutte le popolazioni del mondo. Esistono ancora regioni del nostro pianeta in cui in questi anni milioni di esseri umani vivono l’atroce esperienza della guerra, dell’oppressione, della persecuzione e della tirannia. Per questo vorrei dire che nessun uomo è libero da solo , la libertà per essere vera e piena, deve essere condivisa. Questi sono i valori che mi riconosco e per i quali ho aderito al R.O.D.A. ho intenzione di adoperarmi con il massimo impegno per le affermazioni di libertà, per la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo e per tutte le persone che sentono e vivono la solidarietà, l’affermazione dei valori di uguaglianza e giustizia, come sistema di valori irrinunciabili.
L’impegno che oggi il R.O.D.A. assume e nel quale mi riconosco in modo convinto è nella promozione e diffusione della cultura, dell’arte e della scienza volta ad approfondire la conoscenza reciproca tra le comunità nazionali e nelle iniziative tra i Paesi che possono favorire lo sviluppo e le relazioni economiche nonché la realizzazione di interventi a carattere umanitario. La sfida che il R.O.D.A. ci propone è una sfida impegnativa , ambiziosa che vale sicuramente la pena di essere colta.
Troppe sono le tentazioni di sopraffazione e di deliri di superiorità dell’uomo sull’uomo che attraversano le società mondiali. In ogni tempo ci sono sempre stati uomini e donne che attraverso il loro modo di agire e di pensare si distinguono dalla massa. Questi uomini che si distinguono dagli altri hanno portato all’umanità di ogni tempo qualcosa di nuovo e diverso dal contesto generale.
Oggi i miei venticinque uomini e donne prescelti per la prima investitura mondiale chiamati a indossare la veste spirituale di cavaliere e di dama e di cofondatori onorari sono fieri di appartenere al Reale Ordine Dinastico Aragonese . Gli stessi saranno nominati cavalieri e dame sabato 9 maggio p.v. a Palazzo Borghese a Firenze.
Abbiamo il dovere noi fondatori e promotori di rivivere le gesta di coloro che sacrificarono se’ stessi per garantire i diritti fondamentali degli uomini e la convivenza pacifica tra i popoli. Avere un obiettivo appassionante da perseguire con determinazione e fiducia senza scoraggiarci di fronte alle difficoltà. Dobbiamo dare vita ad un nuovo progetto per il futuro per il perseguimento di politiche di pace , di uguaglianza di tutela dei diritti di tutti , giustizia e solidarietà.
Il recupero della memoria storica e la conoscenza degli avvenimenti del nostro passato sono necessari per meglio comprendere il presente. E’ necessario fare qualcosa per fare vivere questi valori nella società contemporanea. Abbiamo scelto per questo l’appartenenza al R.O.D.A. Ordine Cavalleresco ed Ospedaliero autonomo ed indipendente da qualsiasi Stato oltre da ogni potere temporale e spirituale.
Viva l’Italia,
Viva il Reale Ordine Dinastico Aragonese
Il Gran Cancelliere del Reale Ordine Dinastico Aragonese dei
Cavalieri di San Giovanni
Cav. Gr. Croce Delio Cardilli