Con l’approssimarsi della tradizionale festa di Sant’Antonio di Padova, così cara anche alla devozione dei Frati Minori Conventuali della Chiesa di Santa Maria di Betlem, (Sassari) Padre Salvatore Sanna e tutti i Frati Minori hanno voluto rendere partecipe il Nostro Ordine dei Cavalieri di Malta OSJ invitandolo a presenziare alla processione del 13 Giugno. Il Priore della Sardegna, il Cav. Gran Croce Francesco Ginesu, ha risposto con molto piacere e con onore si è presentato in Chiesa con a seguito i Cavalieri del Priorato.
Dopo la Santa messa i Cavalieri del Priorato della Sardegna si sono uniti alla processione aderendo al corteo dei fedeli, unitamente alla partecipazione dei Gremi e alle varie Associazioni, hanno partecipato alla processione percorrendo gran parte della Città in onore a Sant’Antonio.
In onore del Santo erano presenti tutte le autorità della città, il servizio di assistenza della Croce Rossa è stato impeccabile come altrettanto si sono rilevati gli interventi comuni delle forze dell’ordine che hanno garantito quell’adeguata circolazione senza compromettere il buon esito della processione.
I ringraziamenti da parte dell’Ordine OSJ Cavalieri di Malta vanno a tutti i frati Minori che hanno dato all’Ordine il piacere di poter contribuire onorando il Santo.
La Chiesa di Santa Maria di Betlem s’impone nel panorama artistico di Sassari per ricchezza architettonica varietà stilistica, abbracciando un lunghissimo arco di tempo, dal XII a XIX secolo, e armonizzando elementi romanici, gotici, barocchi, rococò e neoclassici. Santa Maria di Bétlem, dedicata alla Vergine Assunta, domina con la sua mole la piazza omonima e il largo Porta Utzeri, innalzandosi davanti a un chiostro pavimentato, dove spicca la fontana cinquecentesca del ‘Brigliadore’, da brillador (zampillo).
All’interno sono custoditi i ceri votivi di legno, portati in processione il 14 agosto: è sede di sette gremi delle corporazioni dei mestieri: autoferrotranvieri, contadini, falegnami, muratori, ortolani, piccapietre e sarti.
Eretta nel XII secolo e ricostruita in stile gotico nell’ultimo quarto del XIII secolo, è la chiesa più antica della città. La rifondazione risale all’arrivo dei francescani (1274): a loro furono donati chiesa e monastero (prima benedettino) di santa Maria di Campulongu, ancora oggi convento dei frati minori.