Quest’anno è stato scelto di celebrare la Festa di San Giovanni nella città del Tricolore e precisamente a Reggio nell’Emilia. Venerdì 22 si è svolta l’apertura dei lavori con la riunione di tutti i Priorati d’Italia.
Presieduta dal Gran Priore d’Italia S.E. il Marchese Don Alberto Tumminelli di Merì, con la super visione del Gran Maestro il Principe Reale Don Thorbjorn Paternò Castello di Carcaci, sono state illustrate tutte quelle attività svolte dai singoli Priorati che si sono dimostrati essere il punto da cui partono le iniziative umanitarie, i contatti con le istituzioni locali, i punti cardine da cui può essere illustrata nel territorio la Storia dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme e le vicissitudini anche moderne dei falsi Ordini che si arrogano il diritto di utilizzare il nome del Nostro Ordine Cavalleresco.
Il Principe Gran Maestro ha voluto festeggiare la sentenza che ha dato fine alla diaspora creata da un esponente del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) consegnandone copia ai partecipanti e leggendo interamente le motivazioni della sentenza, sentenza numero 500/2017 depositata presso la cancelleria del Tribunale di Reggio nell’Emilia il 03 Marzo 2018 e divenuta irrevocabile in quanto passata in giudicata.
Particolarmente interessante la parte in cui il giudice approfondisce e afferma che i due Ordini (OSJ – SMOM) sono due rami che provengono dallo stesso Ordine cavalleresco.
Nelle motivazioni della sentenza vengono ben approfondite sia la fons honorum della famiglia Paternò Castello di Carcaci essendo stata trasmessa jus sanguinis (per sangue) sia la successione dell’Ordine, di seguito brevemente qualche punto saliente delle motivazioni:
“ Nel caso dell’Ordine del quale si discute in ordine al rilascio delle onorificenze e distinzioni cavalleresche nel presente procedimento, ci si trova dinnanzi ad un Ordine di natura non indipendente in quanto facente capo ad un Principe protettore, il Principe Paterno’ Castello, che assume d’essere titolare del diritto di pretensione alla sovranità al Regno delle Baleari e di Sicilia, in ragione della dinastia di appartenenza essendo erede del patrimonio araldico di un ramo della Famiglia d’Aragona.”
“ E’ precisamente del Ramo Russo e poi americano dell’Ordine che il Principe Roberto Paterno’ Castello venne nominato Gran Maestro, trasferendo successivamente la carica ad uno dei due figli, ossia l’odierno imputato Thorbjorn Paterno’ Castello. ”
“ Vi sono tutti gli elementi per riconoscere, secondo i criteri adottati dalla giurisprudenza di Legittimità che questo Ufficio ritiene di condividere per le ragioni dette, la natura di Ordine non Nazionale e non già di mera associazione privata all’OSJ. ”
“ Ciò a ben vedere e a prescindere dalla titolarità (peraltro acclarata per le ragioni predette alla famiglia Paterno’ Castello) in capo al Thorbjorn Paterno’ Castello della fons honorum: è ben vero, infatti, che l’Ordine OSJ non rientra affatto nel patrimonio araldico della Casa Reale d’Aragona (ramo Paterno’ Guttadauro) come invece potrebbe dirsi del tradizionale Ordine del Collare di Sant’Agata (Ordine di collazione ereditaria di quella famiglia nobiliare); nondimeno vi sono tutti i presupposti storici e di riconoscimento internazionale, tali da garantire quell’adeguata serietà dell’Ordine, tale da escluderne la natura non solo di Ordine Nazionale, ma anche di mera associazione privata: trattandosi dunque di Ordine Magistrale …. “
La riunione si è conclusa con una cena cavalleresca, presenti, oltre ai Priori, numerosi i Cavalieri arrivati, per festeggiare il Patrono dell’Ordine, dalla Sicilia e dalla Sardegna, dalla Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche, Lazio, Toscana, Emilia e Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige – Sud Tirol, sono intervenute anche delle delegazioni dalla Croazia, Romania e dagli Stati Uniti d’America. Durante la cena la convivialità e la fratellanza hanno dato modo di stringere rapporti e creare nuove amicizie che salde e tangibili rimarranno nel tempo che verrà.