Barbana (GO) 9 Aprile 2022, quasi a evocare antiche traversate, dopo un breve tragitto in mare da Grado verso l’antico, accogliente e protettivo Santuario dell’Isola di Barbana, il Protettore e Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta OSJ, Sua Altezza Reale il Principe Don Thorbjorn Paterno’ Castello di Carcaci ha officiato il Capitolo di Investitura del Priorato del Friuli Venezia Giulia, coadiuvato dal Luogotenente Gran Maestro Sua Eccellenza il Marchese Don Thomas Molendini di Sant’Andrea unitamente al Ministro delle Attività Sportive Sua Eccellenza il Marchese Don Alberto Tumminelli di Merì.
Dopo la Santa Messa, officiata dal Padre Priore del Convento di Barbana, S.A.R., il Principe Paternò Castello, ha emozionato postulanti e Cavalieri ricordando il già Priore Grande Ufficiale Ermes Meret che ha raggiunto la casa del Padre a dicembre 2021 e i cui vessilli sono stati consegnati alla moglie Bruna.
Sua Altezza Reale ha quindi insignito del Titolo Cavalleresco Milena Meret – figlia del già Priore Ermes Meret – Pierina Gallina, Giovanni Battista Bossi, Luca Ceccarelli, Pietro Guarasci, Andrea Mejak, Valperto Mansutti, Marino Menegotto, Zeno Salvador, e ha ufficializzato la nomina a Vice Priore del Commendatore Mario Virgili.
Il Principe Don Thorbjorn Paternò Castello di Carcaci, ha ricordato con le sue parole i valori dell’Ordine, la cui missione millenaria è sempre di grande attualità e il cui operato è sempre concreto e di grande impatto nelle comunità bisognose. In particolare ha ricordato le numerose iniziative a sostegno della popolazione colpita in Ucraina sia in loco che in Italia.
Il Santuario di Barbana, nato nel 582 nel luogo del ritrovamento di una immagine della Madonna, ha visto formarsi una prima comunità di monaci che resse il santuario per i successivi quattro secoli durante i quali l’erosione del mare ha trasformato Barbana in un’isola, come conferma un documento di papa Gregorio III del 734. La chiesa venne probabilmente ricostruita più volte e la stessa immagine della Madonna, non è noto se una statua o un’icona, andò perduta.
Intorno all’anno mille e per cinquecento anni, custodi del Santuario diventarono i benedettini. È in questo intervallo temporale, ovvero a seguito della pestilenza che investì Grado nel 1237, che ha origine il pellegrinaggio annuale al Santuario.